Carenza di Vitamina D: Sintomi, Cause e Trattamenti
Nuovi anticoagulanti (NAO) e vitamina K2
Francesca e Franca mi chiedono informazioni su Lixiana (edoxaban) e vitamina K2 sulla pagina del Dott. Gabriele Prinzi
I Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) e la Rivoluzione della Terapia Anticoagulante
Negli ultimi decenni, l’evoluzione della terapia anticoagulante ha conosciuto un vero e proprio cambiamento, portando vantaggi considerevoli per i pazienti affetti da disturbi coagulativi. L’introduzione dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) ha sconvolto il panorama terapeutico, offrendo un’efficacia superiore e una gestione più agevole rispetto ai tradizionali antagonisti della vitamina K.
Storia dell’Anticoagulazione: Dai Classici al Rivoluzionario
Per decenni, il Warfarin (comunemente noto come Coumadin) è stato il principale anticoagulante orale utilizzato. La sua azione consiste nell’inibire l’assorbimento della vitamina K, fondamentale nella sintesi dei fattori di coagulazione. Nonostante la sua efficacia, il Warfarin presenta diverse limitazioni che impattano negativamente sulla vita del paziente.
I NAO, invece, sono il risultato di anni di ricerca focalizzata sui meccanismi chiave della coagulazione, concentrandosi sul Fattore X e sul Fattore II, elementi cruciali nella formazione del coagulo.
Rivaroxaban, Apixaban, Edoxaban e Dabigatran sono i rappresentanti di questa nuova classe di farmaci, capaci di offrire un approccio terapeutico più mirato ed efficiente.
Indicazioni e Vantaggi dei NAO
Gli anticoagulanti orali sono utilizzati nella prevenzione e nel trattamento delle malattie tromboemboliche, come le patologie valvolari cardiache, gli infarti miocardici e le trombosi venose profonde. Tuttavia, la loro principale applicazione è nella fibrillazione atriale, una condizione diffusa, soprattutto tra gli anziani, che aumenta significativamente il rischio di ictus.
I NAO si distinguono per la loro capacità di garantire una standardizzazione della coagulazione senza la necessità di regolazioni continue delle dosi o restrizioni dietetiche, come invece richiesto dal Warfarin. Pertanto l’assunzione di fonti alimentari di vitamina K è considerata sicura
Inoltre, la loro azione è immediata, con effetto anticoagulante che si manifesta entro poche ore dall’assunzione e si ripristina rapidamente dopo la sospensione del farmaco. Questa caratteristica è particolarmente vantaggiosa in situazioni di interventi chirurgici, semplificando la gestione clinica.
Differenze, Controindicazioni e Futuro
Sebbene i NAO presentino controindicazioni legate ad alcune interazioni farmacologiche, come gli antimicotici parenterali, e differiscano tra loro per la modalità di assunzione, tutti offrono un’efficacia anticoagulante simile, garantendo una copertura terapeutica affidabile.
Ma l’aspirina è un anticoagulante?
Va sottolineato che l’aspirina, spesso confusa come anticoagulante, agisce come antiaggregante piastrinico, impedendo l’aggregazione delle piastrine e influenzando indirettamente la formazione dei trombi. Puoi approfondire l’argomento a questo link
In conclusione, l’avvento dei NAO ha rappresentato una svolta significativa nella terapia anticoagulante, offrendo un approccio terapeutico più pratico ed efficace, migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti da disturbi coagulativi. L’evoluzione continua in questo settore promette ulteriori miglioramenti, garantendo una gestione più ottimale delle condizioni tromboemboliche.
Vitamina K2 e Rivaroxaban – lo studio Valkyrie
L’importanza della vitamina K nella salute vascolare è stata oggetto di uno studio innovativo, noto come lo Studio Valkyrie, che ha indagato il ruolo dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) e degli integratori ad alta dose di vitamina K2 nei pazienti in emodialisi cronica affetti da fibrillazione atriale.
La carenza funzionale di vitamina K, accentuata dall’uso degli antagonisti della vitamina K (VKA), è stata associata alla rapida progressione delle calcificazioni vascolari in questi pazienti. Lo studio ha randomizzato i pazienti in emodialisi con fibrillazione atriale a VKA, rivaroxaban o rivaroxaban in combinazione con integratori ad alta dose di vitamina K2.
Durante i 18 mesi di follow-up, si è registrato un significativo miglioramento dello stato di vitamina K grazie alla sospensione dei VKA e alla supplementazione di vitamina K2. Tuttavia, non sono stati osservati cambiamenti significativi nei punteggi di calcificazione delle arterie coronarie, dell’aorta toracica e delle valvole cardiache, né nella velocità dell’onda di polso tra i diversi gruppi di trattamento.
La sostituzione dei VKA con il rivaroxaban è stata considerata sicura e potenzialmente associata a minori episodi di sanguinamento grave e potenzialmente letale. Questi risultati evidenziano un potenziale vantaggio nel passaggio da una terapia con VKA a una con rivaroxaban, anche in pazienti in emodialisi.
Tuttavia, lo studio pone l’accento sull’importanza di ulteriori ricerche volte a determinare se un intervento precoce e mirato su più fronti possa arrestare la progressione delle calcificazioni vascolari in pazienti in dialisi. Questa prospettiva apre la strada a un approccio terapeutico più completo e mirato, potenzialmente migliorando la salute vascolare e la qualità di vita di coloro che vivono con disturbi coagulativi in ambito di emodialisi.
Lo Studio Valkyrie si pone come un punto di partenza per ulteriori indagini, offrendo una visione prospettica di come l’approccio alla gestione delle calcificazioni vascolari possa evolversi e migliorare nel tempo, promuovendo una migliore salute e benessere per i pazienti in emodialisi cronica.
Vitamina D e K2 quanto assumerle?
Quando assumiamo contemporaneamente la vitamina K2 e la vitamina D3, si potrebbe saturare i recettori comuni, compromettendo l’efficacia di entrambi i nutrienti. Pertanto, per massimizzare i benefici di entrambe le vitamine, è consigliabile assumerle a distanza di almeno 6 ore l’una dall’altra, potete approfondire qui
Farmacista & Nutrizionista titolare di “Farmacista Nutrizionista” esercizio farmaceutico situato a Rimini in Via Dante 13
Nella stessa sede svolgo attività libero professionale su appuntamento come Nutrizionista
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Bibliografia
Fonti generali per tutti gli articoli di questo blog sono i volumi consigliati dai Docenti dei corsi di laurea che ho frequentato all’universita, mentre per approfondire durante la stesura di questo articolo ho consultato le seguenti pubblicazioni:
- L’effetto anticoagulante della vitamina k2
- Il Ruolo della vitamina K2 contro la calcificazione arteriosa
- A cosa serve la vitamina D
- Differential lipoprotein transport pathways of K-vitamins in healthy subjects
- Vitamin D absorption in healthy subjects and in patients with intestinal malabsorption syndromes
- Vitamins D and K as pleiotropic nutrients: clinical importance to the skeletal and cardiovascular systems and preliminary evidence for synergy
- Multicenter Randomized Controlled Trial of Vitamin K Antagonist Replacement by Rivaroxaban with or without Vitamin K2 in Hemodialysis Patients with Atrial Fibrillation: the Valkyrie Study
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- Guida alle Vitamine e Minerali ESSENZIALI