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Il Cardo Mariano: Un Eroe per il Fegato
Il Cardo Mariano: Un Eroe per il Fegato
Il Cardo Mariano, scientificamente conosciuto come Silybum marianum (L.) Gaertn., è una pianta indigena della regione mediterranea ma è stata introdotta in molte zone di Europa, Nord e Sud America ed è considerata una pianta infestante in Australia. Le sue foglie giovani e il fusto sono stati consumati come verdura in insalata, e sebbene ci siano riferimenti storici all’uso estensivo del Cardo Mariano risalenti a 2000 anni fa, il suo utilizzo è stato rivitalizzato in Germania nel XIX secolo e nuovamente nella pratica moderna negli anni ’30. La parte attiva principale, un complesso flavonolignano noto come silymarin, è stato ampiamente studiato, in particolare per le sue proprietà epatoprotettive.
Proprietà e Usi
Il Cardo Mariano è noto per le seguenti azioni:
- Epatoprotettivo
- Trofico epatico
- Antiossidante
- Coleretico
- Galattagogo
Indicazioni Cliniche
Sono supportate da prove cliniche le seguenti indicazioni:
- Danni/di malattie epatiche alcoliche e non alcoliche, inclusa la funzione epatica anormale, cirrosi alcolica di grado A secondo la classificazione Child-Pugh; diabete secondario a cirrosi e altre complicazioni come varici esofagee sanguinanti; fegato grasso; esposizione a inquinanti chimici o xenobiotici (farmaci, idrocarburi clorurati, solventi, vernici, colla, anestesia); trattamento dell’avvelenamento da fungo falloide.
L’evidenza per alcune di queste applicazioni è controversa, ma il Cardo Mariano mostra promesse come agente epatoprotettivo durante la chemioterapia, come indicato da uno studio clinico.
Usi Tradizionali
Il Cardo Mariano è stato tradizionalmente utilizzato per problemi di fegato e cistifellea, nonostante il nome comune “Cardo Latteo” faccia riferimento alle venature lattiginose sulla foglia. Può anche essere usato come profilattico per condizioni causate da stress ossidativo e complicanze legate all’epatite C, alla gravidanza, all’uso di contraccettivi orali o all’inquinamento ambientale.
Sinonimi
Carduus marianus L. (sinonimo botanico), milk thistle (inglese), Silybi mariae fructus, Cardui mariae fructus (latino), Mariendistelfrüchte, Mariendistel, Marienkörner (tedesco), chardon-Marie (francese), carduo mariano (italiano), marietidsel (danese).
Composizione Chimica
Le principali componenti includono flavonolignani (1.5% – 3%), tra cui silybin A e B, isosilybin A e B, silychristin, silydianin e derivati 2,3-deidro. Contiene anche olio fisso (20% – 30%), flavonoidi, taxifolina, steroli.
Effetti e Proprietà Farmacologiche
- Attività Antiossidante: Scavenge dei radicali liberi, aumento della concentrazione intracellulare di glutatione, stabilizzazione della membrana epatocitaria, promozione della rigenerazione cellulare.
- Attività Epatoprotettiva: Riduzione del danno epatico da tossine, stimolazione della sintesi di RNA ribosomiale e proteine per la rigenerazione cellulare, possibile comportamento simile agli steroidi nel controllo dell’espressione del DNA.
- Attività Antifibrotica: Inibizione di NF-kappaB e attivazione delle cellule stellate epatiche, induzione dell’apoptosi delle cellule stellate epatiche e inibizione di proteine chinasi coinvolte nella trasduzione del segnale.
- Blocco delle tossine: Regolazione della permeabilità della membrana cellulare e mitocondriale, prevenzione dell’assorbimento di tossine nei epatociti.
- Attività Immunomodulante: Inibizione dell’interleuchina 1-beta e del TNF-alfa, inibizione della degradazione del collagene nei fibroblasti, effetti immunomodulatori.
- Effetti sul Profilo Lipidico: Riduzione del colesterolo totale, LDL e trigliceridi, aumento del colesterolo HDL.
- Attività Antivirale: Inibizione della replicazione del virus dell’epatite C.
Utilizzo Clinico
- Sindrome Emorragica: Stimolazione della sintesi di piastrine e aumento dell’adesione delle piastrine ai vasi sanguigni.
- Disturbi Digestivi: Riduzione dell’infiammazione gastrica e stimolazione dell’appetito.
- Sindrome Cerebrale Congestizia: Miglioramento dei sintomi, in particolare riduzione dell’edema.
- Malattie della Pelle: Riduzione di infiammazioni e pruriti.
Dosaggi e Modo di Assunzione
Il Cardo Mariano è disponibile in diverse forme:
- Semi secchi per decotto (4-9 g al giorno)
- Estratto liquido (4-9 ml al giorno)
- Compresse o capsule contenenti almeno 140 mg di silymarin (tre o quattro al giorno)
Non ci sono restrizioni sull’uso a lungo termine, ed è considerato sicuro.
Conclusioni
Il Cardo Mariano emerge come un alleato potente per la salute del fegato e oltre. Le sue azioni multi-target, supportate da ricerche cliniche, lo rendono una scelta interessante per chi cerca un approccio naturale al supporto epatico. Come sempre, è consigliabile consultare un Professionista della Salute prima di integrare qualsiasi erba nella propria routine. (vedi anche “la medicina naturale è pericolosa” per approfondire i rischi)
Farmacista & Nutrizionista titolare di “Farmacista Nutrizionista” esercizio farmaceutico situato a Rimini in Via Dante 13
Nella stessa sede svolgo attività libero professionale su appuntamento come Nutrizionista
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Bibliografia
Fonti generali per tutti gli articoli di questo blog sono i volumi consigliati dai Docenti dei corsi di laurea che ho frequentato all’universita, mentre per approfondire durante la stesura di questo articolo ho consultato le seguenti pubblicazioni: